Tokyo Gomi Onna

Breve guida alla lettura: amanti dello splatter e della violenza, potete pure tornare indietro. Amanti della topa, andate all'ultimo rigo senza passare dal "Via!".



Diretto da Ryuichi Hiroki
Commedia (puzzolente)
Giappone, 2000
Durata: 88 min

Conosciuto altrove come "Tokyo Trash Baby" o "Tokyo Garbage Girl", il film é il primo dei sei capitoli del progetto "Love Cinema", prodotto da Cinerocket, di cui il più famoso é sicuramente il controverso Visitor Q di Takashi Miike.

Tutti i film non sono legati tra loro, si tratta di storie separate tra loro, ma pare abbiano in comune il metodo indie e low-budget in cui vengono girati. Dico "pare" perché dei sei film ho visto solo questo e Visitor Q.

La trama é interessante: una ragazza é innamorata di un ragazzo, un musicista che vive nel suo stesso condominio. La sua cotta é tale al punto di rubare ogni notte l'immondizia di lui (!), per saperne il più possibile sul suo conto.

Se nel film di Miike si analizza l'amore all'interno di una famiglia, qui ci si concentra su un'unica persona, in una dimensione ancora più malata che ci mostra un amore che va persino oltre l'idealizzazione, e tutto quello che ne consegue.

Non per fare una battuta, ma questo film di trash ha solo la (tanta) immondizia che vedrete. Ciò non significa certo che abbia effetti speciali hollywoodiani, trattandosi di un progetto in cui si punta al risparmio: persino il cast, includendo i due protagonisti, non arriva a 10 persone.

L'ho visto con dei sub in inglese, e neanche ben fatti se devo dirla tutta.
In una scena non viene segnato nemmeno il "gochiso-sama" che si suol dire, quando si é apprezzato il cibo e ci si alza da tavola. Mi auguro che qualcuno possa vederlo e fare un lavoro migliore di questo. Il film si capisce comunque, le scene "silenziose" superano quelle in cui si parla, fortunatamente.

Qui la scheda dell'attrice protagonista, Mami Nakamura. Qualcuno forse l'avrà già vista altrove.

Oh mamma! Dei film da te citati, quelli dell'ideale "serie", ho visto solo
Visitor Q.
Qui non si tratta di amare il sangue e\o la violenza... si tratta di amare l'estremo e se questo è estremo anche solo la metà( ma anche un quarto ) di Visitor Q...
Non so quando ci riuscirò, ma cercherò di certo di recuperarlo.
Grazie Guro

Davvero, di estremo c'é solo l'atteggiamento della protagonista, che può essere considerato quello che oggi chiamano "stalking". Dà da pensare in certe scene. Tutto il film ha generalmente un ritmo piuttosto pacato e tranquillo, Dno. Pensavo anche io di trovarmi un qualcosa di più violento, questo perché come tanti di voi anche io avevo visto solo Visitor Q. Non é difficile da reperire in ogni modo, ripeto però, peccato per i sub non proprio all'altezza.

Qualcuno deve aver sentito le mie preghiere..ora qui sono disponibili i sottotitoli in italiano.